Mi metto nei panni di chi ha un’attività ricettiva e ipotizzo quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi.
Questo periodo per il turismo è devastante. Lo è per noi ma non solo, lo è per tutti i paesi maggiormente colpiti e questa situazione purtroppo si trascinerà per molto tempo perché la volontà politica sarà in primis di cercare di evitare un ritorno dell’emergenza.
Quindi lo scenario che si apre per i prossimi mesi sarà sicuramente poco rassicurante per i gestori delle attività ricettive, però questo tempo può e deve diventare utile per fare delle riflessioni che portano a migliorare e farci trovare pronti alla ripartenza.
Per come la vedo io:
- ci sarà probabilmente un “turismo interno”. L’apertura graduale ci permetterà di poterci spostare sul territorio in maniera crescente, ora possiamo spostarci all’ interno della regione per necessità, poi probabilmente potremo farlo anche per finalità turistiche, per poi spostarci anche in altre regioni (speriamo!). Quindi questo deve farci ripensare che chi verrà da noi, per un certo periodo, non sarà più il turista americano piuttosto che cinese con le relative esigenze e abitudini (a cui molti si sono abituati nel tempo), ma sarà il turista italiano, quindi le esigenze cambieranno e voi vi dovrete adattare di conseguenza per mantenere un’accoglienza adeguata al nuovo target.

Abbiamo la fortuna di vivere nel più bel Paese del mondo, quindi possiamo godere anche se il turismo sarà “solo” interno
- Ci sarà un ritorno alla natura. Questo periodo di cosiddetto “lock down” di blocco forzato, ha portato molti di noi a riavvicinarsi alla natura, molti hanno iniziato a piantare fiori, coltivare orti, piante e questo rimarrà un privilegio che probabilmente vorremo mantenere e trovare anche nelle strutture che andremo a prenotare, quindi un’attenzione in più al outdoor se avete la fortuna di averlo o attenzione a piccoli dettagli indoor che riportino la nostra mente al concetto di natura, di sostenibilità e di biologico .

Questa foto mi è stata gentilmente inviata dal “B&B Come api al miele” di Calalzo di Cadore. Loro per esempio si stanno interessando per fare apicoltura. Bellissimo! 🙂
- Utilizziamo questo tempo anche per pensare alla nostra struttura, chiediamoci se stiamo dando la giusta accoglienza, se siamo adeguati rispetto alle richieste dei nostri ospiti, rileggiamo e soffermiamoci sulle vecchie recensioni per riflettere su quelle (sicuramente) poche negative che magari non avevamo neppure il tempo di leggere. Pensiamo a cosa possiamo sistemare per cercare di essere esclusivi sia rispetto alla struttura che proponiamo sia rispetto alla modalità di accogliere che abbiamo. Le persone gradiscono sempre di più avere un contatto umano e un’accoglienza che permetta loro di sentirsi pienamente calate nel contesto socio-culturale che stanno visitando (ecco perché il turismo esperienziale o emozionale di cui tanto si sente parlare ultimamente, legate al food piuttosto che al wine ).

I dettagli che fanno la differenza
Se partiamo da questi spunti, probabilmente avremo utilizzato proficuamente questo tempo in cui non si lavora e ci faremo trovare più prestanti di prima al momento dell’apertura di ogni attività
E voi avete curato questi aspetti fondamentali, oppure presi dalla frenesia della gestione della vostra struttura non ci avete mai pensato? Scrivimi e fammi sapere come passi tu il tuo tempo in questo periodo.
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